By the Sea. La vera domanda è: si può davvero uscire da una crisi di coppia? Ma soprattutto, a che prezzo?
Cominciamo da qui…
Angelina Jolie, al suo quarto film alla regia, si è avventurata in un campo minato per dirla in modo raffinato. By the Sea è il titolo del suo nuovo lungometraggio ragionato e interpretato dalla bellissima Angelina Jolie dietro e davanti alla macchina da presa. L’argomento al centro del mirino è piuttosto spinoso, per non dire “vacca-miseria”: una crisi matrimoniale.
Dopo Mr & Mrs Smith, esattamente 10 anni dopo, la Jolie torna sulle scene con il marito Brad Pitt. Ma stavolta abbiamo superato la fase iniziale dell’innamoramento, poiché l’attenzione è tutta concentrata su una fase successiva: la crisi di coppia.

By the Sea racconta la storia di uno scrittore americano di nome Roland (Brad Pitt), che insieme a sua moglie Vanessa (Angelina Jolie), arriva in una tranquilla e pittoresca località balneare francese nel 1970. Quando la coppia in crisi comincia a passare del tempo insieme agli altri viaggiatori, compresi i giovani sposi Lea (Mélanie Laurent) e François (Melvil Poupaud), e la gente del posto, Michel (Niels Arestrup) e Patrice (Richard Bohringer), si rende conto di dover fare i conti con questioni irrisolte della loro vita.
Ora, se Angelina Jolie sia stata colta da un impeto di incoscienza, da un fulmine mentre sistemava l’antenna di casa durante il super bowl o da uno slancio di coraggio estremo nel voler trattare un argomento del genere non saprei dirlo.
Non sono neanche troppo convinta che la nostra Angelina abbia piena consapevolezza del casino in cui si è infilata. Forse ne capirò qualcosa di più quando vedrò il film. Forse. Ad ogni modo nessuno può negare il fatto che sia stato un vero e proprio azzardo sotto ogni punto di vista.
Ragioniamo un attimo…

Angelina Jolie ha impacchettato un film incentrandolo su una crisi di coppia dopo averla vissuta in prima persona; interpretando le stesse parti vissute nella sua vita privata, accanto allo stesso uomo con cui ha vissuto una devastante crisi e mettendosi in gioco sia a livello registico che istrionico. Voglio dire, Angelina, ma chi sei? Wonder Woman o Marnie di Hitchcock?
Ma come si fa a trattare la storia di una coppia in crisi dopo essere uscita da un periodo critico con lo stesso uomo/marito con cui ti trovi a recitare negli stessi identici ruoli…voglio dire, ma come lo vogliamo definire, masochismo? Voglia di rivivere l’ebbrezza di una crisi matrimoniale in una situazione di finzione per purificarsi una volta tornata a casa nel vedere che la crisi è stata già superata da un pezzo? Ma cos’è, la catarsi delle tragedie greche?
E insomma, un po’ di rispetto per chi ancora si trova infognato in problemi e discussioni di ogni tipo, dalle cotolette che “hai dimenticato di scongelare” al “te lo faccio togliere io quel viziaccio della pipì con propulsione a getto sulla tavoletta”. O peggio ancora, Angelina mia, non hai pensato a chi ancora della crisi non ne ha sentito neanche la puzza?
Il fascinoso Brad ha giustificato la mugliera con queste parole:
Forse non è stato il modo più saggio di trascorrere la nostra luna di miele. Ma lottare per costruire qualcosa insieme, non è forse questa la metafora migliore per un matrimonio? Questo film è uno sguardo maturo alle sfide dell’amore e della perdita da adulti.
Che vista così quasi mi fa sentire in colpa nel pensare quello che ho pensato e scritto (ivi sopra).
Ma io vorrei tornare alla domanda iniziale: si può davvero uscire da una crisi di coppia? E a che prezzo? Quanti ma e quanti se ci trasciniamo dopo una crisi di coppia sotto le mentite spoglie di Bentornato a casa amore (se qualcuno, poi, lo ha mai detto)?

Ad ogni modo, Angelina, voglio dirti una cosa. Io sono troppo curiosa di vedere il tuo ultimo lavoro alla regia che, almeno in questo posso dire, non è certo un’impresa semplice girare un film e dirigere oltre ad un cast di attori anche un marito, nonché coprotagonista del lungometraggio. Che si sa, la sera una volta tornati a casa i conti della giornata tocca pareggiarli tutti.
Detto questo, Angelina, da te mi aspetto molto. Cerca di non deludermi e soprattutto vedi di farla superare per bene questa crisi matrimoniale che altrimenti quando torno a casa e trovo la tavoletta del wc alzata mi tocca fare uno squillo all’avvocato per chiedergli di preparare le carte. Quindi, Keep calm and #iostoconAngelina.
In attesa di By the Sea, gustiamoci un omaggio alla coppia più bella del mondo.
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