Cominciamo da qui…
Non c’è niente di più umano della voglia di sopravvivere… dal film Ex Machina
Ah, l’amore. Non si conosce mai abbastanza, neanche se lo programmassimo noi stessi con apposite macchine del futuro. Se c’è una cosa che ho imparato studiando cinema è che, si ammetta o meno, l’amore è uno dei capisaldi su cui si punta per far colpo in sala. Però mentre un tempo ci accontentavamo di film dal romanticismo incallito ma “semplice” alla Accadde una notte di Frank Capra, Via col vento o Casablanca, oggi sembra che l’amore “normale” non ci basti più.

Ecco che all’improvviso si cerca di dare alla camera da letto “cinquanta sfumature di rosso” (dal colore delle pareti al pigiama con calzettone bordeaux abbinato sia chiaro), mettendo in seria difficoltà compagni e mariti che a fine giornata puntano solo a darla al divano una qualche sfumatura. Per non parlare, poi, della nuova frontiera dell’amore etereo, fatto di vampiri e adolescenti che non possono limonare senza il rischio di trovarsi cicatrici sul collo (bene che vada).

Non resta indietro neanche l’amore licantropesco, fatto di ragazzi-lupo che con la loro temperatura corporea di 50 °C rischiano di far diventare chiunque gli stia troppo vicino una braciola ben cotta. E non dimentichiamoci neanche di Demi Moore che baciava nel vuoto un fascio di luce con il ritratto di Patrick Swayze, bello e luminoso come il sole, che aveva avuto la scortesia di morire e riapparire sotto veste di fantasma. E che modi sono questi di sedurre il pubblico?!

Che poi, alla fine, tutto quel putiferio che hanno scatenato Romeo e Giulietta, è niente in confronto a quello che uno deve passare oggi per avere una relazione semistabile. Questa tendenza, che diciamo la verità, si è spinta un bel po’ in là con il film Lei, sta toccando livelli mai sperati.
Il 30 luglio è pronto a sbancare al botteghino, un nuovo film prodotto dalla Universal, Ex Machina. Scritto e diretto da Alex Garland (28 Giorni Dopo, Sunshine, Dredd), Ex Machina è un intenso thriller psicologico incentrato su un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot. Caleb (Domhnall Gleeson) è un giovane programmatore che lavora in una nota società internazionale di Internet e partecipa, dopo aver vinto un concorso, ad un esperimento di interazione con la prima vera intelligenza artificiale al mondo, ospitata nel corpo di una bellissima ragazza robot (Alicia Vikander) e creata da Nathan (Oscar Isaac), CEO della società.

l film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna, il tutto condito da polvere amorosa. Non è più un unico intenso dramma amoroso come poteva essere Love Story, Voglia di Tenerezza, I ponti di Madison County o, più in grande, Casablanca. Ex Machina porta (o anticipa?) sullo schermo l’approccio con il futuro, con le macchine che stanno pian piano guadagnando terreno nella nostra società, mettendoci faccia a faccia con la paura di non riuscire più a gestire non solo i robot che noi stessi abbiamo costruito ma i sentimenti e le emozioni che ci scatenano.
Il tema dei robot e androidi è stato più volte affrontato nell’ambito del cinema, da Robocop (1987) a Wall-E (2008), passando per Io Robot (2004), La donna perfetta (2004), A.I. – Intelligenza Artificiale (2001) o, il più sentimentale, L’Uomo Bicentenario (1999).
Potrebbe risultarne una lista lunghissima, ma certo con Ex Machina si è tentato un esperimento diverso, più elaborato e senza dubbio dalle mille sfumature di rosso, blu, giallo e nero. Ex Machina è sicuramente un film da vedere, quanto meno per uscire con classe fuori dalle righe di vampiri e licantropi per farsi un’altra idea dell’amore.
Ma ci innamoreremo davvero dei robot tra qualche anno? Io questo non lo so, ma se il mio robot mi portasse ogni giorno la colazione a letto, di sicuro, un pensierino ce lo farei.
2 Comments
Alice
Marzo 11, 2015 at 8:34 amGrazie Claudia! Aspetto di leggere su amiche di smalto le tue impressioni sul film! 😉
Claudia
Marzo 10, 2015 at 7:10 pmè vero l’amore è sempre macchinoso e ha strade imprevedibili compreso innamorarsi in futuro di un uomo o una donna artificiale. Ma l’amore è sempre autentico e questo è quello che conta. Bel post! Ottimi spunti di riflessione.