Cinema

La Teoria del Tutto: finché c’è Redmayne c’è speranza

foto la teoria del tutto

Cominciamo da qui…

Non so voi, ma io quest’anno degli Oscar me ne infischio. (O giù di lì). No, per precisare, lo dico solo perché io il mio Oscar l’ho già assegnato e se effettivamente non ne vince neanche uno come non lo ha mai vinto il caro Di Caprio io…io.. non lo so io come posso farla concludere tutta questa faccenda. Dicevo, io il mio Oscar l’ho già assegnato. Al film La teoria del tutto.

Parlo di un film che dopo averlo visto mi ha tenuta sveglia non poco. A girarmi e rigirarmi nel letto, con la testa che oscillava tra una storia vera che ha dell’incredibile ad un film girato in modo magistrale; dal film di James Marsh alla storia di un uomo che dell’ironia ha fatto la sua carrozza di vita.

Difficile mettere nero su bianco dei pensieri ancora confusi che si muovono nello stomaco. E forse non lo farò perché se La teoria del tutto è un film che lascia senza parole allora così deve essere. Peccherei, forse, di presunzione nel tentare di giudicare una storia di straordinaria eleganza e raffinatezza, scandita da una serie di tappe che ne fanno un racconto completo e quasi impossibile da credere reale. La teoria del tutto è quel mondo leggero e sconsiderato che può caratterizzare dei ragazzi di 21 anni, quell’atmosfera rarefatta tipica dei migliori college inglesi come Cambridge, quella fotografia impeccabile per cui stravedo e quell’attore pazzesco (Eddie Redmayne) che meriterebbe proprio l’Oscar…

Ma come ho già scritto, mi limiterò solo a dare qualche indicazione sul plot del film. Diretto dal premio Oscar James Marsh (Man on Wire – Un uomo tra le Torri), La teoria del tutto è basato sul libro di memorie di Jane Hawking Travelling to Infinity: My Life with Stephen. Parliamo della straordinaria storia di una delle più grandi menti viventi al mondo, il celebre astrofisico Stephen Hawking, e di due persone che contro ogni probabilità sfidano ostacoli apparentemente insormontabili con il loro amore.

Stephen Hawking, interpretato dallo strepitoso Eddie Redmayne, è un brillante studente di cosmologia all’università di Cambridge, determinato a trovare una spiegazione sulla nascita dell’universo.

A dare una scossa alla sua vita è la studentessa di lettere Jane Wild (Felicity Jones di The Invisible Woman). La tranquillità dei due giovani, però, viene sconvolta dalla tragica diagnosi fatta a Stephen Hawking: una malattia del motoneurone colpirà i suoi arti lasciandolo con limitate capacità motorie e linguistiche, in un arco temporale di soli due anni. Ma la giovane coppia, ostinata ad andare avanti, si sposa, combattendo con tutte le loro forze l’avanzare della malattia. Stephen finisce il dottorato con una tesi che sorprende, mette su una famiglia con Jane e i loro tre figli e la vita va avanti con tutte le difficoltà della malattia.

Mentre il suo corpo incontra sempre più limiti, la sua mente continua ad esplorare i limiti della fisica teorica e Stephen intraprende il suo più ambizioso lavoro scientifico, studiando esattamente ciò che a lui nella vita manca: il tempo. Ne La teoria del tutto scienza e letteratura si incontrano e scontrano in domande sull’esistenza di Dio e i limiti della scienza che, a volte, possono essere superati.

Ma qual è il punto zero dell’esistenza? E Dio esiste? È davvero esistito in quello che continua ad essere il “miracolo” di un fisico senza pari? Beh, finché c’è vita c’è speranza…TEMPO per scoprire quell’unica equazione in grado di darci la risposta che tutti cerchiamo.

foto oscar 2015

È chiaro che noi siamo solo una razza evoluta di primati su un pianeta minore. Ma fin dall’alba della civiltà, l’uomo si è sempre sforzato ad arrivare alla comprensione dell’ordine che regola il mondo. Dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale ai confini dell’universo. Noi siamo tutti diversi. E per quanto la vita possa sembrare cattiva, c’è sempre qualcosa che si può fare e con successo. Perché c’è vita c’è speranza.
Stephen Hawking, La Teoria del Tutto

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