C’è una manciata di case, appena poco più a nord del confine tra Lazio e Toscana, che prende il nome di Pitigliano. La chiamano La Piccola Gerusalemme, Pitigliano, un borgo della provincia di Grosseto che incanta, sorto sul picco di uno sperone di tufo, a guardia delle valli del Prochio e del Meleta.
Pitigliano, la Piccola Gerusalemme
Vi starete chiedendo perché ad un paesino della Tuscia come Pitigliano sia stato dato il nomignolo di Piccola Gerusalemme. Semplice, per il ruolo cardine che gli ebrei hanno avuto rivestito nella storia della città. Non a caso, tra i vicoli di Pitigliano continua a vivere un’importante Sinagoga, che potete visitare tutti i giorni escluso il sabato.
Trovare la Sinagoga di Pitigliano non è così difficile. Mentre passeggiate per i suoi vicoli è impossibile non fermarsi davanti ad un ampio portale ad arco, sulla cui porta d’ingresso un incisione recita:
E facciano per me un Santuario ed io abiterò in mezzo ad essi. Aprite per me le porte della giustizia. Questa è la porta [che conduce] al Signore. Un’iscrizione riferita a Jeudà, figlio di Shebbetai a cui si attribuisce la fondazione del paese.
Ma andiamo per ordine e vediamo quali sono le tappe imperdibili di Pitigliano…
Cosa Vedere a Pitigliano
Per visitare Pitigliano girandola a piedi vi basteranno tra le 2 alle 4 ore. Dipende tutto da quanto siete affamati di curiosità e di shopping. Le botteghe artigianali sparse per il paese sono irresistibili. Fate un pit stop al negozio maremmamà, e acquistate una t-shirt Maremma Maiala: farete l’invidia dei vostri amici.
Sì perché, poi, c’è molta differenza nel dire vorrei vedere il paese o vorrei fare un giro per il paese. Il fatto sta tutto nelle soste prolungate che si fanno per le adorabili botteghe artigianali che danno colore ai vicoli di Pitigliano.
Io dico sempre che ci vuole il tempo che ci vuole per fare quello che si vuole. Vi consiglio quindi di dedicare un’intera giornata ad uno dei paesi della Tuscia che vi farà senz’altro innamorare.
Pitigliano: partite da qui…
Iniziate il vostro tour attraversando l’antica porta di Pitigliano, su cui compare lo stemma Orsini, la famiglia fondatrice del borgo. Oppure, se volete ritrovarvi direttamente tra le case di tufo e respirare i profumi della cucina di un tempo, passate sul ponte ad arco che conduce direttamente nel borgo.
Pitigliano: Monumenti, Fontane e Fortezze
Appena entrati a Pitigliano, camminate lasciandovi gli archi dell’Acquedotto Mediceo sulla sinistra, fino a raggiungere piazza della Repubblica. Sedetevi al Caffè degli Archi e mentre sorseggiate un buon caffè, alzate lo sguardo e ammirate il Palazzo degli Orsini.
Naturalmente entrate a visitarlo e lasciatevi incantare dall’eleganza dell’intero complesso, nato come antico convento religioso e trasformato dagli Orsini in una vera meraviglia.
Pitigliano tra i vicoli…
Il Ghetto ebraico e la Sinagoga
Da piazza della Repubblica, prendete via Zuccarelli. Lungo la strada incontrerete le macerie del bombardamento risalente al 7 giugno 1944, un luogo della memoria che ricorda le 78 vittime rimaste colpite durante il bombardamento.
Continuando sulla via, fermatevi a dare uno sguardo al Ghetto Ebraico con la Sinagoga. Sì perché a Pitigliano è presente un Ghetto Ebraico: anche se oggi come oggi gli ebrei rimasti a Pitigliano sono davvero pochi, un tempo la presenza di una comunità era cosa nota a tutti. All’interno del ghetto sorge anche una Sinagoga, dedicata al Rabbino Leone di Sabato: un interessante monumento assolutamente da fotografare.
La Chiesa di Santa Maria e San Rocco
Alla fine di via Zuccarelli, all’incrocio con via Generale Orsini, fa angolo la chiesa di Santa Maria e San Rocco. Prima di scendere fino al belvedere di Pitigliano, entrate a darle un’occhiata. È molto probabile che sia la chiesa più antica di Pitigliano, come testimoniano alcune pietre all’interno della costruzione.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
È del 1276 la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Ristrutturata più volte, dal 1845 è diventata la Cattedrale e sede Vescovile. Non mancate di fare una visita all’interno, passando per la Porta Santa. E non dimenticate di guardare in alto e ammirare l’antica torre campanaria, utilizzata in origine per attività militari e civili.
Ora, già che siete in piazza Gregorio VII, fermatevi a pranzo all’Hostaria del Ceccottino.
Tortelli ripieni di ricotta, fiorentine grandi quanto una mia coscia (e fidatevi, è un bel coscione), tartufo fresco, zuppe tradizionali e cinta senese come se piovesse. Beh, sedetevi in uno dei migliori ristoranti di Pitigliano e riempitevi i sensi con i sapori autentici della Maremma Toscana.
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