Viaggio in America #1 day: si parte per Las Vegas
Sveglia ore 7.00
Colazione con calma: caffè, biscotti e una puntata delle Sorelle McLeod che senza non posso uscire.
La pace di cui sopra è interrotta dalla sveglia dell’alchimista dorato, che in un attimo mi catapulta fuori di casa. La sensazione di aver lasciato qualcosa di essenziale, tipo un qualche fondamentale paio di scarpe, non mi abbandona mai. Riesco a tenerla a freno solamente controllando di aver preso il mio terzo occhio, la Nikon, e la moleskine per fermare pensieri che volano via.
Ore 11.45: si parte da Roma
Ore 13.25: scalo a Londra
Ore 16.50: si riparte da Londra
Ore 19.20: si atterra a Las Vegas
Ora, non chiedetemi per l’amore del cielo come sia possibile arrivare in mezz’ora a Las Vegas partendo da Londra. Mi spingo a capire solamente che sia una roba di fuso orario. Ma se mi interrogate su come funziona il fuso orario vi risponderò che ho schioccato tre volte i talloni delle mie scarpette rosse luccicanti e che in un attimo mi sono ritrovata dove desideravo.
McCarran, International Airport of Las Vegas: un’insolita calma da stragi cinematografiche e una folata di aria ardente che ci ha subito ricordato di essere tra mille luci a brillare nel deserto.
Viaggio in America: Welcome To Fabulous LAS VEGAS
Prima ancora di lasciare il McCarran, io e l’alchimista dorato siamo passati al ritiro dell’auto, noleggiata dall’Italia qualche giorno prima, al servizio Hertz Rent a Car. In questo modo si guadagna qualche minuto e si parte preparati sulla tipologia e il costo dell’auto. Una cosa molto importante: non dimenticate di chiedere un’auto con il navigatore in italiano, più che altro per non avere problemi con l’inserimento dell’indirizzo da raggiungere, che nei navigatori internazionali segue altre logiche. Naturalmente a me ignote.
Meno di 10 minuti il tempo che vi divide dalla Favolosa Las Vegas. L’aeroporto, infatti, si trova a circa 8 km dal centro città. Ma mettendo piede fuori dal McCarran si intravede La Strip, la strada principale/più figosa di Las Vegas. Le luci al neon vi guideranno direttamente al centro della città.
Rosse, bianche, gialle, cartelloni immensi al neon, una Parigi in miniatura, Venezia, la Statua della Libertà e la Sfinge. Impossibile posare gli occhi su qualcosa per il tempo necessario di capire dove fossimo veramente. Immediatamente vieni catturato da altre luci, situazioni e da quel sentore di follia, eccitazione e divertimento che sembra, ogni secondo, far danzare Las Vegas.
Tra stordimento, stanchezza e voglia di muoversi arriviamo finalmente al nostro hotel: l’Hotel Aria. Dicono sia uno dei migliori di Las Vegas e di certo non sarò io a smentirlo. Nonostante avessimo prenotato una “contenutissima” deluxe room, al momento del check-in ci hanno offerto un’incredibile suite. Stesso prezzo s’intende. Sarà stato che le nostre stremate espressioni li hanno spinti a compassione; o che preferiscono sempre lasciare delle stanze deluxe disponibili per i giocatori di passaggio, invogliandoli a passare la notte in Aria. Ma a noi è andata bene così.
Non appena entrati nella suite, per lo stupore, c’è voluto un po’ prima che riuscissimo a chiudere la bocca. Una doccia veloce ed eravamo pronti a tuffarci in quel vortice di luci che riempie Las Vegas.
Quella sera lungo Las Vegas Boulevard South, meglio nota come Las Vegas Strip, ne abbiamo incontrati di ogni. Batman, Spiderman, Thor e alcuni tra gli hotel più famosi di Las Vegas: The Mirage, il Bellagio (il popolare hotel del film Ocean’s Eleven), l’Aria, l’MGM, Caesars Palace, il Luxor, New York, The Venetian, Paris.
Essere al centro del mondo lungo la Strip di Las Vegas. Circondata dalla Tour Eiffel, la Statua della Libertà, la Sfinge e il veneziano Ponte dei Sospiri.
Questa la sensazione prima di chiudere gli occhi in quel divino king size bed con vista America.
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